Le Tigelle o Crescentine sono delle focaccine tipiche della cucina modenese; realizzate con un impasto di farina, acqua, lievito, strutto che una volta lievitato (da qui il nome crescentine = “che cresce” ); viene prima steso , poi intagliato in cerchi che vengono infine cotti nell’apposita tigelliera (dischi di terracotta o pietra refrattaria, anticamente chiamata Tigella da cui l’altro nome) o in padella o al forno ; dove assumono un aspetto simile alle Piadine ma più spesse e soffici , ideali quindi anche da tagliare a metà e farcire con salumi e formaggi! Volete prepararle in casa? Ecco per voi la Ricetta Tigelle, con tutti i Consigli e Trucchi illustrati con foto passo passo per un risultato perfetto! Anche senza strumento! proprio come quelle delle trattorie di Bologna, Modena e Reggio!
Come ogni ricetta tradizionale, esistono piccole varianti che possono fare la differenza. Oggi vi regalo la Ricetta originale delle Tigelle tratta dal mio libro di cucina regionale arricchita con alcuni segreti di cottura. Si tratta di una preparazione facile e anche veloce. L’impasto si realizza a mano senza difficoltà. Per la realizzazione potete utilizzare un semplice coppa pasta di 10 cm . Il segreto per un risultato perfetto è cuocerle pressate. Se non possedete la piastra tigelliera potete utilizzare il trucco della doppia padella che ho visto da Natalia Cattelani ; ovvero appoggiare sopra le tigelle in padella una carta da forno e una padella più piccola che fa pressione sulle focaccine! in pochi minuti verranno come le originali! Profumate, morbide, fragranti, le Crescentine sono perfette da utilizzare al posto del pane, quindi per accompagnare piatti di ogni tipo , ma anche ideali come piatto unico , buffet ma che per merende farcite con affettati, salami, formaggi; oppure per aperitivi, accompagnate da Guacamole, Hummus e Tzatziki e salse deliziose! Provatele presto!
Scopri anche:
Lo Gnocco fritto ( la Ricetta originale per averlo gonfio, morbido e dorato! )
Ricetta Tigelle
Preparazione | Cottura | Totale |
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20 minuti + tempi di lievitazione | 15 minuti | 35 minuti |
Costo | Cucina | Calorie |
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Basso | Italiana | 537 Kcal |
Ingredienti
Quantità per circa 25 pezzi |
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Come fare le Crescentine
Disporre in una ciotola le farine con il lievito secco ( se state utilizzando il lievito fresco scioglietelo in 1 cucchiaino di acqua) aggiungete quindi i liquidi , mescolate insieme.
infine aggiungete lo strutto morbido e il sale , impastate energicamente fino ad ottenere un impasto morbido e che non attacca. Se necessario aggiungete un’altra spolverata di farina.
Poi formate una palla, inserite in una ciotola:
Sigillate con una pellicola e lasciate lievitare per 3 – 4 h in luogo temperato, meglio forno spento con luce accesa fino a quando non triplica di volume.
Poi trascorso il tempo indicato rompete l’impasto, spolverate un piano di lavoro e stendete con un matterello ad uno spessore di 6 – 7 mm e intagliate dei cerchi di 10 cm circa
Impastate il resto che avanza e formate cerchi fino ad esaurimento impasto
Se avete la piastra tigelliera una volta calda cuocete le vostre crescentine negli appositi cerchi.
Se invece non l’avete, utilizzate una padella larga oppure una piastra liscia antiaderente. Fate scaldare 3 minuti sul fornello poi aggiungete le focaccine, aggiungete un foglio di carta da forno sopra e infine una padella concetrica oppure una piastra che faccia peso:
Indine lasciate cuocere 1 minuto a fuoco moderato – alto , sollevate la padella, eliminate la carta da forno delicatamente. Poi girate le tigelle dall’altro lato , rimettete carta da forno e padella, lasciate cuocere ancora 1 minuto e ripetete quest’operazione per ancora un paio di volte per un totale di 4 minuti circa di cottura .
Realizzate in questo modo tutti i vostri cerchi!
Ecco pronte le vostre Tigelle
Potete conservale subito appena sono fredde sigillate in una pellicola per alimenti per circa 3 giorni. Potete anche congelarle e scongelarle piano piano. Scaldarle in padella
Ciao, volevo fare una precisazione. Qui a Bologna tigelle e crescentine sono due cose completamente diverse. Le tigelle sono quelle che ha spiegato qui sopra, la crescentina è quella che lei chiama gnocco fritto che penso sia il nome modenese, perché anche di queste le ricette abbondano e comunque rigorosamente fritte. Senza modestia sono tra le mie specialità. Scusi se mi sono permessa. Saluti
Saluti
Perfette!!
Mi scusi ma volevo sapere se c’è una versione stampabile delle due ricette per cortesia ??
Certo! puoi cliccare il bottone e stampare quando vuoi ;)
fatte questa sera per la cena di domani sera sul divano per gli Europei. A mio parere credo, che la dose di lievito secco non sia totalmente corretta: credo che andrebbe aggiunta un’intera bustina del lievito da te suggerito (il mastro fornaio pane angeli) per il quantitativo d farina proposto: con un cucchiaino di lievito 8ed io ne ho messo uno e mezzo) e con lo spessore consigliato si ottengono più dei cracker che delle tigelle 8che andrebbero taglaite in due e farcite e non sovrapposte). La ricetta comunque è buona e l’impasto è molto morbido, elastico e lavorabile.
Grazie per tutte le ottime ricette. Con che cosa potrei sostituire lo strutto? Grazie!
Mi sa che hai sbagliato verso delle parentesi.. Crescentine (tigelle)
la differenza tra “crescentine” (da non confondere con le “crescentine fritte” di Bologna) e “tigelle” è che queste ultime erano i sassi o le formine di terracotta o di refrattaria che si usavano in origine per cuocere le crescentine (oggi si usa la “tigelliera” di ghisa a più posti). Col tempo in alcune zone limitrofe era invalso l’uso di utilizzare impropriamente la parola “tigella” al posto di crescentine. Nel 2003 la Camera di Commercio di Modena (lunga mano del ministero dell’economia) ha fatto chiarezza e ha messo un punto fermo sulla diatriba nel creare il marchio “tradizione e sapori di Modena” con l’obiettivo di tutelare i prodotti agroalimentari e gastronomici tipici del territorio. Infatti tra i 26 prodotti elencati, molti dei quali sono DOP o IGP come l’aceto balsamico tradizionale, trovano posto i borlenghi, il gnocco fritto e le “crescentine”. Si chiamano proprio così e molti artigiani si sono adeguati. Tuttavia tanti ristoranti hanno ancora le vecchie insegne (costa cambiarle se non c’è un obbligo), tante persone non sono a conoscenza di questa iniziativa (non pubblicizzata adeguatamente) e non tutti hanno amore per le nostre tradizioni per sostenerle e raccontarle, perché si conoscano ovunque …….. per questo c’è ancora confusione.
Netta differenza tra tigelle e crescentine. Mi meraviglia che nei siti si faccia confusione.
Inoltre è sparito il termine BRISIOLA e/o AGLIONE per indicare un tipico condimento delle tigelle.
L’aglione è di fatto il pesto alla modenese o cunza, come viene spiegata in alcune ricette.
La brisiola (termine in dialetto) è costituita dagli stessi ingredienti ma è fatta a caldo, sciogliendoli in olio o strutto caldi.
Tigelle, Crescentino e gnocco fritto non sono da confondere, anche se gli impasti molto simili.
Buonissime! Fatte e amate da tutti