Il Parrozzo è un dolce tipico abruzzese che si prepara durante le feste di Natale! Si tratta una Torta a forma semi sferica a base di mandorle e semolino, ricoperta di cioccolato fondente! Un dolce golosissimo e chic nato a Pescara nel 1920 da un’idea del pasticciere Luigi D’Amico, che per la sua realizzazione fu ispirato dal pane rustico abbruzzese, una pagnotta dal colore giallo intenso detta anche pane rozzo da cui è poi derivato il nome “Pan rozzo”. D’amico sostituì con le uova la farina di granturco per regalare il colore giallo e aggiunse infine una copertura di cioccolato che simulava la crosta abbrustolita del pane cotto a legna! Talmente buono che Gabriele D’annunzio all’assaggio scrisse un madrigale “La Canzone del parrozzo”
Qualche settimana fa, a casa di amici ne ho assaggiata una fetta, ed è stato amore immediato! Per la sua cupola al cioccolato, la consistenza umida e compatta e il suo gusto inteso di mandorle! Così, mi sono documentata su questo dolce e ho deciso di riprodurre la Ricetta originale del Parrozzo Abruzzese trovata nei Dolci Natalizi Regionali. Si tratta di un dolce facilissimo, il Parrozzo, si prepara ad occhi chiusi montando tutti gli ingredienti in ciotola in 10 minuti. Unica cosa, La ricetta originale prevede una percentuale di mandorle amare, semi armellini che non è semplice reperire, ma che si possono tranquillamente sostituire con il liquore amaretto o estratto di mandorle amare. Il tempo che il Parrozzo si cuocia e si raffreddi e il cioccolato va semplicemente versato sulla cupola! Perfetto da servire a Natale, o capodanno insieme ai classici dolci natalizi; per concludere pranzo o cena, da servire insieme ad un buon Liquore al cioccolato. Resteranno tutti deliziati! Provatelo e fatemi sapere
Ricetta Parrozzo
Preparazione | Cottura | Totale |
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10 min | 50 min | 1 h |
Costo | Cucina | Calorie |
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Basso | Italiana | 387 Kcal |
Ingredienti
Quantità per 1 stampo da zuccotto da 16 cm ; 6 – 8 persone |
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Come fare il Parrozzo
Prima di tutto montate separate i tuorli dagli albumi. montante a neve i bianchi e i rossi con zucchero e limone fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso
Nella montata di uova aggiungete il burro fuso, le mandorle finemente polverizzate, il semolino e il liquore, il composto sarà un pochino duro è normale! Aggiungete gli albumi montati delicatamente, con movimenti dal basso verso l’alto fino ad amalgamare completamente il composto!
Versate in uno stampo infarinato e imburrato:
cuocete il parrozzo a 160° per circa 1 h ci vorrà un attimo di tempo affinchè si addensi, non preoccupatevi, fate sempre la prova stecchino.
Sfornate lasciate intiepidire 10 minuti poi sformate il parrozzo e lasciate raffreddare completamente.
Una volta freddo, sciogliete il cioccolato con il burro, Versatelo molto liquido in un sol colpo sopra al parrozzo posizionato su una gratella con sotto una carta da forno.
Raccogliete il cioccolato fuso caduto e ricoprite di nuovo il parrozzo.
Fate assestare 10 – 15 minuti poi trasferite con una spatola il dolce su un piatto da portata!
Ecco pronto il Parrozzo abruzzese!
Conservare il Parrozzo
a temperatura ambiente per 4 – 5 giorni. Non mettetelo in frigo. La glassa tenderà a rapprendersi ma grazie al burro resterà leggermente morbida!
Che tipo di semolino? Va bene anche la farina di semola di grano duro?
Patrizia il semolino quello classico granuloso. La semola se è tipo farina molto sottile potrebbe anche andare bene, ma io non l’ho mai realizzata con questa variante ;)
La farò. Di sicuro
Qualche dolcino anche se non dovrei lo gusto quelli che proprio adoro marzapane e mandorlato il resto è solo per la famiglia. Buon Natale e Felice Anno Nuovo a te e Famiglia.
Ciao! Non vedo l’ora di provare questa ricetta… non ho trovato per il momento lo stampo da zuccotto però… viene bene lo stesso in una tortiera normale?!…anche se l’aspetto non sarà l’ideale… in caso, che tempi di cottura bisogna considerare più o meno??
Ma questa ricetta non è l originale,nella quale non si fa menzione di semolino,cadono tutti in questo errore.gentilmente maria letizia
Ciao! Non vedo l’ora di provare questa ricetta… non ho trovato però lo stampo giusto al momento e mi piacerebbe sapere se può venire bene anche in uno stampo normale per torte e in caso quale diventa il tempo di cottura orientativamente?!…grazie molte :)
Da quando la ricetta originale del parrozzo ABRUZZESE contiene vurtoe amaretto di Saronno????
Daniela leggi con attenzione la presentazione! ho scritto chiaramente che la ricetta originale contiene mandorle armelline difficili da reperire e per questo sostituibili con liquore. Se possiedi le mandorle amare puoi usarle naturalmente!
Il vero parozzo non ci va ne olio o burro ne amaretto di Saronno se non si trovano le mandorle amare si sostituisce con mezza fialetta di mandorla amara.
la fialetta di mandorla è un’aroma molto artificiale però, de gustibus!
Le mandorle amare sono difficilissime da trovare. Se si hanno ne occorrono 6 di numero. Diversamente bisogna ricorrere ad altro..fialette o essenza di mandorle amare. Senza mandorle amare o essenza non è Parrozzo.
Certo Sandra, è stato specificato! ad ogni modo chi vuole, può prepararlo ugualmente con le sostituzioni!
La ricetta NoN funziona affatto . L’impasto non cresce assolutamente ! Ho riprovato una seconda volta con l’aggiunta di un lievito ed è andato benissimo. Credo che la ricetta debba essere riguardata un pò.Avevo provato questa ricetta già qualche anno fà usando il lievito .. ed andava benissimo .. strano
Io non uso burro e liquore nel mio parozzo.. Ma 6 uova, 150 mandorle, zucchero, essenza di mardorle amare in quanto non si trovano e 120.di semolino. Basta.. Cresce che è uno spettacolo
Il cresce o non cresce dipende dalla montatura dei bianchi di uovo e da come lo si incorpora, io consiglio di montare tutto insieme (bianchi e rossi) ma per un tempo molto lungo (in un robot) per circa 20 minuti (deve raddoppiare o triplicare di volume e diventare quasi bianco). Sugli ingredienti dipende ovviamente dai gusti, a chi piace le mandorle si arriva ai 200 grammi (con l’aggiunta di qualche mandorla amara o amaretto), per la semola la ricetta originale nasce con la farina di mais, provare per credere, io aggiungo anche buccia di limone ed arancia con anche un pochino di succo di arancia (rende tutto più agrumato che con le mandorle ci stà benissimo). Infine attenti alla cottura, il parrozzo vuole una cottura a 160 gradi stabili per circa un’ora.
3 errori imperdonabili. 1 le mandorle non devono essere spellate. 2 burro o olio mai sentito. 3 se non avete le mandorle amare non mettetele, lasciate stare liquori o fialette varie. A casa mia si fa da tempo immemore. (Lasciate l’Abruzzo agli abruzzesi. Grazie)
Da abruzzese doc ho la ricetta del Parrozzo tramandata da generazioni: 6 uova, 250 gr di zucchero, 150 gr di mandorle tostate con buccia e ridotte quasi a farina, 150 gr di farina di semola rimacinata, la scorza di 1 limone non trattato, un pizzico di sale da aggiungere alle chiare per montarle a neve ben ferma, 200 gr di cioccolato fondente per la copertura
Gentilmente potrei avere ricetta originale passo passo grazie
Ciao Paola gradirei se mandassi sulla mia mail ricetta originale passo passo grazie
Io con questa ricetta mi trovo benissimo. D’accordo non sono Abbruzzese, però l’ho mangiato in quella terra e, sinceramente, il mio dolce è molto meglio. Più morbido e profumato. Quello comprato è secco e insipido ed era quello originale.
Lidia , io invece sono abruzzese, se dici che ti piace questo e no quello originale vuol dire che nn ti piace il parrozzo. Non chiamate parrozzo una cosa che nn lo è. Io x esempio ora vivo nelle Marche e quando vado a fare la spesa leggo arrosticini fatti di tacchino e li vendono x arrosticini abruzzesi. Da mettere in galera gli arrosticini nn sono di tacchino . Nn ti giudico sul fatto che preferisci un dolce ad un altro, ci mancherebbe. Ma nn chiamarlo parrozzo. Buon Natale.
Paola potresti indicare anche l’esecuzione? Grazie
A me interessa ricetta originale Parrozzo Abruzzese. Chi ce l ha me la può vinviare, per favore? Passo passo, sono una principiante.
Preferirei anch’io la ricetta per il parrozzo originale. Non cambi le tradizioni. Chiami la ricetta data qui invece “Torta a forma di zuccotto stile parrozzo” per essere rispettosi alle tradizioni degli altri. Dire che quello originale è insipido vuole dire che non Le piace e dunque, è meglio creare una versione “stile parrozzo” invece.