I Culurgiones sono un tipo di pasta fresca ripiena tipica della cucina sarda, in particolare di Ogliastra ; per questo chiamati anche Culurgionis ogliastrini. Si tratta di una specie di ravioli realizzati con farina e semola rimacinata di grano duro; farciti con un ripieno di patate, pecorino sardo e menta, successivamente sigillati con la tipica chiusura “sa spighitta” che ricorda una spiga di grano. Infine cotti in acqua bollente e conditi a piacere; in particolare con sugo di pomodoro e formaggio di capra stagionato. Una delizia straordinaria, dal 2015 riconosciuto prodotto igp della Sardegna. Volete prepararli in casa? Ecco per voi la Ricetta Culurgiones, con tutti i consigli, trucchi e foto passo passo per realizzarli come quelli che venivano fatti a mano delle nonne sarde e che vengono serviti nei migliori ristoranti di Sardegna!
Come ogni preparazione regionale, esistono diverse varianti regionali, quella che vi regalo oggi è la Ricetta originale dei Colurgiones di Ogliastra. Regalatami anni fa da amici di famiglia sardi , poi perfezionata nel tempo. Si tratta di una preparazione di media difficoltà. I segreti per un risultato perfetto sono 3 : prima di tutto una sfoglia di pasta consistente e non troppo morbida che vi permetta di richiudere bene. Un ripieno profumato e saporito ottenuto dopo un buon riposo in frigo. Infine la chiusura a spiga , che richiede un po’ di esercizio. Nel procedimento troverete le foto e un piccolo video che vi aiuterà . Il risultato sarà strepitoso fidatevi di me! Proprio come la Fregola con arselle, sono perfetti come primo piatto della domenica, come tradizione sarda comanda. Un pò come i Casoncelli, anche i Culurgiones sono ideali per qualunque occasione speciale, pranzo o cena dove si vogliono stupire gli ospiti con prelibatezze regionali! La loro bontà vi ripagherà del tempo speso!
Scopri anche:
I Ravioli fatti in casa ( la ricetta illustrata passo passo con ripieno di ricotta e spinaci)
Ricetta Culurgiones
Preparazione | Cottura | Totale |
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1 ora | 5 minuti | 1 ora e 5 minuti |
Costo | Cucina | Calorie |
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Medio | Italiana | 230 Kcal |
Ingredienti
Quantità per 4 persone |
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Per la pasta:
Per il ripieno:
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Come fare i Culurgiones
Prima di tutto, in una tazzina , aggiungete l’olio con lo spicchio d’aglio sbucciato e schiacciato e lasciate in infusione.
Poi bollite le patate con tutta la buccia , schiacciatele con uno schiacciapatate, lasciate intiepidire, aggiungete il pecorino grattugiato le foglie di menta tritate, il sale e l’olio aromatizzato senza lo spicchio:
Poi mescolate bene fino ad ottenere un impasto corposo . Infine lasciate riposare in frigo da un minimo di 4 h fino a circa 1 giorno.
Poi realizzate la sfoglia mescolando tutte le farine con il sale. Aggiungete l’olio e a poco a poco l’acqua. Dovrete ottenere un impasto morbido ma corposo. Sigillatelo e lasciate riposare per 30 min a temperatura ambiente.
Infine stendete la sfoglia con la macchina della pasta, facendo più pieghe, finchè non risulta liscia, ad uno spessore di 3 ; attenzione a non farlo più sottile, perchè dovrete ottenere una base compatta, morbida, ma non molle o sottile!
Aiutatevi sempre con la farina per ottenere una sfoglia liscia.
Intagliate poi dei cerchi di circa 10 – 11 cm
Poi aggiungete in ogni cerchio 1 cucchiaio di ripieno precedentemente compattato con le mani. Non abbiate paura che sia troppo. Il ripieno in eccesso, lo toglierete via in chiusura e lo riutiizzerete.
Infine adagiatelo al centro e richiudete a spiga facendo delle pieghe concentriche una sull’altra
Per vedere come chiudere i Culurgiones alla perfezione vi ho realizzato un video che potete vedere su Instagram nel carousel cliccando questo LINK VIDEO
Realizzateli tutti in questo modo. Ecco pronti i vostri Culurgiones:
Potete conservare in frigo per 1 giorno ben sigillati
Infine bollite in abbondate acqua e sale per qualche minuto, finchè non salgono a galla e infine condite con salsa di pomodoro, precedentemente soffritta con olio e aglio o cipolla e una bella spolverata di formaggio fresco di capra!
Quella chiusura non è certamente tipica dei culurgiones, troppo grossa, troppa pasta e poco ripieno. Ogni paese ogliastrino ha la sua ricetta, ad esempio nel mio non si usa mai la menta ma un pò di basilico, e tanto meno si condiscono con il formaggio di capra.
La chiusura di quelli nella foto è terribile, della spiga tipica dei cullurgiones non hanno niente
Mai fatto gola i culurgiones per via delle ripieno alle patate che trovo noioso, ma sicuramente li proverei farciti con qualcos’altro. Non essendo sarda, non ne capisco nulla di come dovrebbe essere la spiga, so solo che i tuoi li trovo bellissimi Simo!!!
Non vedo il motivo di fare polemica su una ricetta…siete ridicole… sono buoni, fateli come volete…se avete suggerimenti condivideteli ma non rompete le scatole
li ho mangiati un settimana fa per la prima volta. Buonissimi. Proverò a farli. Mai fermarsi alla prima impressione. Grazie.
Li ho provati e sono veramente buonissimi, direi molto simili a quelli fatti dagli “esperti” Ho avuto difficoltà nella chiusura, ma ovviamente per quello ci vuole allenamento.
LI HO FATTI, ANCHE IO HO AVUTO DIFILCOLTA’ NELLA CHIUSURA, MA SONO SODISFATTA.
Li ho mangiati e sono veramente buoni vi invito a farli io ci provo domani a farli e poi vi faccio sapere
Da “Sarda” ringrazio per aver scelto una nostra ricetta tipica. La chiusura va benissimo. L importante è che non si aprano. Chi critica la forma lascia il tempo che trova. A noi donne sarde non ci hanno creato con i geni per chiudere a spiga. Sarei curiosa di vedere i loro .
È una questione di manualità, con la pratica diventeranno sempre più belli.
Brava.
Culurgiones, sono un antica ricetta Sarda, il ripieno e fatto così perché hai tempi che furono, delle care Nonne, mettevano insiemie, quello che trovavano in stagione.
Mi fanno ridere le critiche su questa ricetta, ma non avete altro da fare ? La ricetta va benissimo così come e riportata e l’esecuzione non ha importanza, in cucina la manualità viene “Praticando” ed il risultato va bene come é, per le ricette tradizionali quello che conta sono gli ingredienti ed il gusto al palato finale, in questo caso vi assicuro che sono favolosi anche se manca aglio, in Ogliastra ci mettono molto più olio e aglio nel ripieno e usano la ricotta salata di capra, la menta e d’obbligo in quanto il basilico non ci azzecca nulla come gusto. Poi si possono fare tutte le varianti che si vuole ma si perde il gusto della tradizione, anche se alla fine saranno buonissimi comunque.
Li ho chiusi come un normale raviolo a mezzaluna : ho fatto prima e sono ottimi . E i polemici sono solo dei cretini , che spesso non sanno cucinare e men che meno mangiare.
Verissimo,io li ho fatti e offerti ad amici sardi ,la chiusura lasciava un po’ a desiderare ma il gusto era ottimo .Con la menta naturalmente e una punta di olio all’aglio nell’impasto …… buonissimi
Li ho fatti , sono buonissimi grazie della ricetta, non sono sarda, ma mi piace provare,
Cosa posso fare con il ripieno avanzato?
Certo! ;)
Mi spiace discordare dal parere di alcuni, ma mi limiterò a scrivere il mio dato che sono Ogliastrino e conosco bene i Culurgiones.
La ricetta proposta è differente da quella del mio paese, ma in genere non si usa mai utilizzare un solo tipo di formaggio ad esempio. I restanti ingredienti e le rispettive dosi nel mio paese sono differenti, ma non ha importanza questo: ogni paese e addirittura ogni famiglia li fa come crede. Se però si parla di ORIGINALI OGLIASTRINI, non c’è molto da discutere e mi dispiace per chi si punta sbagliando. La chiusura non è questa, è molto più sottile e raffinata, l’impasto è differente a prescindere che si scelga dimettere l’aglio o no oppure la menta o no. Nella mia zona si usa la menta, in zone come Jerzu invece no, ma la base rimane la stessa. Se cambia la base state preparando dei ravioli, ma non dei Culurgiones :)
Io sono romana ma grazie ad una amica faccio i colurgiones da anni, questa ricetta è uguale alla mia, buonissimi e ormai li chiudo come una vera sarda, non demordete, vi verranno benissimo.Da romana amo il pecorino e alla mia amica che mi ha avvicinato a questo piatto li ho fatti assaggiare per un aperitivo fritti e pucciati in una creda di pecorino che faccio io. E’ rimasta estasiata, provate anche voi, la ricetta è quella che avete letto ma non lessati bensì fritti!!! Pochi mi raccomando, il resto alla tradizionale maniera!!!!